3 SGUARDI SULLA CITTÀ
Non una, ma tre diverse prospettive sulla città
Per ‘misurare’ in modo veritiero e per quanto possibile esaustivo la qualità della vita (welfare) nella città di Torino, abbiamo scelto di concentrarci su tre punti di vista diversi ma egualmente importanti.
Dati certi
La prima prospettiva è quella che siamo in grado di assumere andando a raccogliere e interpretare con imparzialità tutti i dati statistici disponibili in merito ai vari aspetti che vanno a comporre il quadro generale del ‘benessere metropolitano’. Qui ovviamente è necessario chiarire alcuni aspetti.
Innanzitutto l’espressione ‘dati certi’ è di per sé ingannevole o addirittura paradossale, perché già nella sua etimologia ‘dato’ viene dal latino datus e significa ‘posto’, ‘supposto’, ‘ammesso’. Non di ciò che è vero stiamo parlando, ma di ciò che si suppone vero, si ammette come vero. Nel nostro caso questa cautela etimologica è particolarmente appropriata: le fonti sono tutte ‘serie’, ma non sempre rigorosamente sistematiche e a volte in disaccordo tra loro. Inoltre i criteri con cui esse raccolgono e classificano le informazioni non sempre sono chiari o condivisibili. Si pensi ad esempio al concetto di ‘straniero’: una persona che pur essendo nata all’estero vive a Torino da venticinque anni è da considerarsi ancora uno straniero oppure no? E uno che è nato a Torino, ma è figlio di genitori extracomunitari trasferitisi da poco è straniero oppure no?
Un altro problema è quello che riguarda la scelta degli asset, dei diversi aspetti che vanno a comporre l’immagine complessiva del welfare torinese. Per operare una selezione è necessario scegliere dei criteri e alla fine noi ne abbiamo scelti sostanzialmente due: l’importanza, il ruolo cruciale che questi asset svolgono nella vita delle persone e il fatto che l’amministrazione comunale abbia responsabilità dirette su di essi (il sistema sanitario, per esempio, dipende dallo Stato centrale e dalle Regioni, sicché sia pur a malincuore abbiamo dovuto escluderlo). Gli aspetti su cui ci siamo concentrati, importanti per i cittadini e nel raggio d’azione dell’amministrazione comunale, sono i seguenti: sicurezza, sviluppo economico, occupazione, inquinamento, servizi sociali, istruzione, viabilità, rifiuti, servizi turistici, servizi e beni culturali, strutture sportive. Ci sembra che, tutto sommato, ci sia già parecchio materiale su cui lavorare e riflettere.
Sondaggi in tempo reale
Sappiamo tutti che, in fin dei conti, la qualità della vita non è tanto quella espressa dai dati grezzi, numerici, quanto quella effettivamente ‘percepita’ dai cittadini. È la celebre ‘qualità percepita’ su cui da sempre si concentrano gli esperti di customer satisfaction. Ecco perché abbiamo pensato di affiancare alle informazioni di natura statistica anche dei sondaggi real time volti a raccogliere le opinioni dei cittadini sulle principali questioni da cui dipende l’armoniosa convivenza di una comunità urbana. Il nostro intendimento è quello di proporre sulla piattaforma almeno un sondaggio per ognuno degli asset inclusi nella collezione dei ‘dati certi’, in modo da poter mettere a confronto le informazioni ottenute attraverso i due canali. Non è detto che ciò sia sempre possibile, ma faremo del nostro meglio per garantire un certo grado di confrontabilità tra i dati statistico-numerici e le opinioni ‘qualitative’ espresse dai cittadini.
Mappe di comunità
Il fondatore della Semantica Generale Alfred Korzybski amava ripetere che ‘la mappa non è il territorio‘, nel senso che ogni mappa rispecchia la visione che qualcuno ha di quel territorio dal suo personalissimo punto di vista. È noto che persino lo stesso tratto di mare appare parecchio diverso se riprodotto nelle carte nautiche dell’Ammiragliato Britannico piuttosto che in quelle della Marina Italiana. Nel caso di una città importante come Torino, di solito le mappe sono confezionate in modalità top-down, intendendo con ciò che la loro elaborazione è affidata a degli esperti, siano essi redattori delle guide turistiche Lonely Planet, ingegneri dell’Istituto Geografico Militare o funzionari dell’azienda di trasporto pubblico. In quanto opera di esperti, queste mappe sono magari bellissime, sofisticatissime e utilissime, ma pur sempre frutto di una visione dall’esterno. Per uscire da questa condizione di relativa ‘estraneità’, abbiamo pensato di realizzare delle originali mappe di comunità. Si tratta di carte topografiche costruite in modalità bottom-up, a partire da approfondite interviste agli abitanti dei quartieri considerati. Ne deriva una descrizione del territorio molto diversa dal solito, capace di cogliere aspetti altrimenti inattingibili e di descrivere non solo lo stato attuale delle cose, ma anche quello potenziale, futuribile. Crediamo che una rappresentazione siffatta di tutti i quartieri di Torino possa tornare utilissima a chiunque voglia comprendere a fondo le dinamiche dello sviluppo urbano, concentrandosi non solo su ciò che già c’è e si vede, ma anche e soprattutto su ciò che ‘bolle in pentola’.